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Durante il festival "Corposamente 2012" il collettivo artistico DimensioniVariabili ha creato questa installazione che suggerisce una critica al percorso di avvicinamento alla candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura nel 2019. La città di Ravenna ha avviato il suo percorso seguendo "le cinque tracce" suggerite dall'amministrazione. Le orme lasciate dagli spettatori che all'entrata del festival camminano sul tappeto di libri sono elementi che si accumulano e si aggiungono al resto per creare un'opera collettiva. Qualcos'altro esiste, questa è la Sesta Traccia, qualcosa che la gente porta con sè, qualcosa legato alla terra, alle radici, indipendente dalla sovrastruttura programmata, qualcosa di non prevedibile, di estemporaneo, ma legato a quella genialità della gente che troppo spesso non trova il modo di poter essere espressa. Genialità raffigurata in quella specie di sudario impresso da DissensoCognitivo sulle assi di legno che poggiano sui libri aperti.
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